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Posts Tagged ‘smart city’

Genova in coda a Smart city: chi si puo’ stupire?

smartSolo l’assessore comunale Emanuele Piazza può stupirsi della classifica delle città “smart” cioe’ ecologicamente sostenibili che ci vede al ventinovesimo posto, superata da Milano, Roma, Venezia, Bologna e da tutte le città del Nord Italia a causa della gestione dei trasporti, dei rifiuti e alla mancanza di verbe urbano. Stupiscono, invece, i richiami dell’assessore al porto, al turismo e all’innovazione.
E’ proprio il porto uno dei fattori principali di degrado sociale e ambientale con pesanti servitu’ di aree sottratte alla citta’, pesante inquinamento acustico (soprattutto nella Zona di Palmaro e Pegli lido) e dell’aria nel centro citta’ con i fumi delle navi incontrollati e nella zona di Multedo e Sampierdarena con impianti petroliferi e petrolchimici.
Inoltre, e’ sotto gli occhi di tutti la politica della giunta di centro sinistra che penalizza il trasporto pubblico, astenendosi da misure facilitatrici come le corsie riservate e i posteggi di interscambio e attacca i lavoratori di AMT un giorno si e l’altro anche.
Infine segnalo l’anomalia del Piano d’Azione per l’energia sostenibile (SEAP) che ha al primo punto della riduzione dell’inquinamento la produzione di energia da rifiuti con gassificatore, quando, non solo il gassificatore ma anche il biodigestore, non sono piu’ previsti in territorio genovese da AMIU e amministrazione comunale.

Antonio Bruno

Vice sindaco Bernini: “riforme” subordinate regali a interessi privati?

antoniotavE’ qualche giorno che il vice sindaco Bernini, assessore all’urbanistica del Comune di Genova, attacca la Sinistra che, a suo dire, impedirebbe le riforme con un atteggiamento “ideologico e conservatore”.
A parte il lessico neo liberista alla Reagan e alla Thatcher, se le esternazioni fossero finalizzate a aprirsi una motivazione per lasciare il Sindaco Doria e andare in Regione (dopo le elezioni a deputato di alcuni consiglieri del Pd) poco male. Tattica politica.
Purtroppo penso che ci si provi a mettere la mordacchia a chi in Sel e nella Lista Doria non piega la testa verso operazioni fallimentari, demagogiche e parassitarie come la Gronda e il collegamento a alta velocita’ ferroviaria Fegino – Tortona (3 valico)…
Per quanto mi riguarda chiedo al vice sindaco Bernini di uscire delle correnti di pensiero del secolo scorso e aderire alla sostenibilita’ ambientale di smart city, espressa a chiare lettere nel programma del Sindaco.

Antonio Bruno, capogruppo Federazione della Sinistra Consiglio Comunale Genova

Inaccettabile aumento del biglietto treno+bus

La nota dei vertici dell’Azienda Mobilità Trasporti di Genova con cui si sostiene la necessita’ di “individuare una nuova ipotesi di tariffazione integrata per il 2013, nell’ambito della più ampia e complessiva integrazione fra trasporto su gomma e ferro”, di fatto di aumentare ulteriormente il biglietto e abbonamento integrato (treno-bus) non e’ condivisibile.
Questo nuovo colpo al trasporto pubblico avra’ delle conseguenze negative sulle tasche dei lavoratori e, soprattutto, sulla mobilita’ di Genova.
Genova ambirebbe a diventare una “smart city”, una citta’ in cui diminuirebbe il consumo energetico, favorendo tecnologie e sistemi di mobilita’ sostenibile. Questa manovra contrasta con questo obiettivo !!
Il fatto che AMT sostenga che l’aumento del biglietto integrato bus-treno sia “riconosciuto anche nella delibera del Consiglio comunale del 31 luglio 2012”, conferma la giustezza del mio voto contrario da quell’atto che, oltre a tentare di penalizzare i lavoratori e ad aprire processi di privatizzazione, prevedeva, infatti, ulteriori penalizzazioni del trasporto pubblico.

Antonio Bruno, capogruppo Federazione della Sinistra Comune di Genova

Il Piano Regolatore Portuale di Genova e’ incompatibile con giustizia, autodeterminazione dei popoli e liberta’

Il quadro economico che sta dietro gli obiettivi di sviluppo del Piano Regolatore Portuale di Genova e’ incompatibile con giustizia, autodeterminazione dei popoli e liberta’. Si auspica un ampliamento delle politiche di sfruttamento di eco sistema e di persone che sta alla base della delocalizzazione delle produzioni nel Sud del mondo. Le ricadute su Genova sono pesanti. Genova e la Liguria sono considerate piattaforme logistiche, dove, inevitabilmente, la vivibilita’ diminuira’. Al contrario noi lottiamo perche’ i diritti si globalizzino e che, anche nel sud del mondo (India e Cina in primo piano) si sviluppino lotte e si conquistino diritti nel mondo del lavoro e nella tutela dell’ambiente, come in effetti inizia ad accadere in questi mesi.
Ci chiediamo come si possano legare gli obiettivi di smart city e di Genova citta’ dei diritti con una politica portuale cosi’ squilibrata verso sfruttamento e repressione.

Antonio Bruno, capogruppo Federazione della Sinistra Comune di Genova