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Venerdì 13 febbraio: incontro per un’altra Liguria possibile

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Venerdì 13 febbraio alle 17,30 a San Torpete, nel cuore del centro storico di Genova, tutte le forze che si candidano come alternativa in Liguria, per cambiare il sistema di potere che la sta portando al declino, si riuniscono in un’assemblea pubblica per convergere su un programma di governo.
Questa assemblea non segna solo una discontinuità con il centrodestra e il centrosinistra che, negli ultimi vent’anni, hanno amministrato la Liguria portandola alla soglia del disastro: segna un’alterità. Noi siamo radicalmente altro rispetto alla politica che ha smesso di ascoltare i cittadini.
Introdotti dal nostro ospite, don Paolo Farinella, i lavori si svolgeranno così:

– Mauro Barberis confronterà il Libro bianco di Controvento e il libro della Comunità di San Torpete “L’Italia che vogliamo.
Ripartire dalla Liguria”
– tre esponenti (ancora da indicare) illustreranno, rispettivamente, le proposte qualificanti del Movimento Cinque Stelle, della Rete a Sinistra e dell’Altra Liguria
– Michela Costa concluderà gli interventi programmati, mostrando i denominatori comuni sui quali fondare un a concreta alternativa per il governo regionale.
Si lascerà quindi la parola ai cittadini che vorranno intervenire, speriamo numerosi.

Come diceva un orgoglioso ragazzo ligure, detto il Balilla: “Che l’inse?”.
Volete che incominciamo?

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Cari Amici e Amiche, Innamorati della Liguria,

sono particolarmente onorato di potere ospitare nella chiesa di San Torpete in Piazza San Giorgio il giorno venerdì 13 febbraio 2015 alle ore 17,30 l’assemblea, per ora informale, di quanti vogliono tentare con tutte le forze di “Ripartire dalla Liguria” in occasione delle prossime elezioni regionali.
Non si tratta di fare solo un programma o una lista in cui candidare questo o quello: tutti gli studi sulla Liguria sono disastrosi e le previsioni angoscianti.
Le alluvioni degli ultimi anni segnano, anzi impongono, uno spartiacque tra “prima” e “poi”.
Occorre un sussulto di orgoglio, un salto di qualità. Occorre riprendere il nostro diritto sovrano di intervenire, di pretendere che si faccia Politica e si realizzi un progetto che abbia come obiettivo la Liguria fragile e i suoi abitanti, tutti gli abitanti, senza esclusione di alcuno.
Oggi abbiamo la responsabilità di essere gli apripista di un percorso che può andare lontano se tutti gli attori fanno uno, due, tre, dieci passi indietro… per permettere alla Politica di fare un passo da gigante in avanti.
In questi mesi diversi gruppi di semplici cittadini si sono trovati nel silenzio a riflettere e impegnarsi senza pretesa di posti, cariche o emolumenti.
C’è ancora chi crede fortemente che la Politica sia servizio alla collettività da svolgere, come prescrive la Costituzione “con disciplina e onore”.
Mentre noi ci riuniamo per traguardare orizzonti nuovi, guidati dal sentimento etico che davvero un’alternativa per la Liguria è possibile, il 40% degli aventi diritto ormai si disinteressa della politichetta di partiti e partitini.
Mi auguro che all’incontro partecipino tante persone animate dal desiderio di “salvare la Liguria” destinata al peggio.
Vogliamo, possiamo cambiare il corso della Storia ligure ed essere esempio di una nuova Liberazione, anche a livello nazionale.
Perciò propongo l’invito qui allegato.
Divulgate più che potete, come potete e ancora oltre.
Un caloroso e ardimentoso arrivederci a San Torpete.

Paolo Farinella, prete

«Un uomo/una donna che non s’interessa alle questioni politiche, noi lo consideriamo non quieto, ma inutile » Pericle 461 a.C (Tucidide, Guerra del Peloponneso, II, 40)